Blog

<<< Back

05/04/19

L’origine dei modi di dire più utilizzati nella lingua italiana


 
 

Italia, bel paese!
Non solo bello dal punto di vista storico, culturale e geografico, è bello anche per il nostro modo di esprimerci, mai scontato e mai scolorito. Ci piace usare il linguaggio del corpo, infatti usiamo spesso le mani per accompagnare i nostri discorsi (di pace e non) per renderli ancora più comprensibili e accattivanti. La lingua italiana si sa è una lingua complessa, e per sdrammatizzare la sua “complessità” ci vengono in aiuto i tanto amati “modi di dire”. Molte volte, per esprimerci meglio e in maniera più simpatica, li usiamo. E ce ne sono tanti, innumerevoli!

Ci piace molto il fare, come ad esempio “fare fiasco” ovvero una situazione che non andrà nel modo sperato.

Questo detto risale a tanti anni fa ed è legato ad un episodio avvenuto a Firenze, dove un famoso artista era solito esibirsi con smorfie e facce divertenti, portando oggetti sul palco. Una sera decise di portare sul palco un fiasco di vino e il pubblico invece di acclamarlo, iniziò a fischiarlo rumorosamente.

Un altro modo di dire molto utilizzato e risalente all’antichità è “fare la cresta”. Anticamente era chiamato agresto un aspro condimento ricavato dall’uva acerba, i contadini che coglievano questi acini non si limitavano però a portarli al padrone ma, tentati dall’uva matura, non esitavano a prenderne un pò per privati scopi. Da qui il detto “far agresto” ovvero fare una piccola ruberia... la cresta, appunto.

Anche la religione ci mette la sua, proprio dalla chiesa arriva il famoso “da che pulpito viene la predica”, detto riferito a chi rimprovera ad altri i suoi stessi difetti. Il pulpito, che indica una piattaforma rialzata usata per scopi civili e religiosi in chiesa, veniva usato dal prete volutamente per lanciare delle sorti di maledizioni verso i parrocchiani i quali, pur sapendo che il segreto della loro confessione era al sicuro, si sentivano presi in causa e derisi pubblicamente con conseguente vergogna verso le malefatte.

L’Italia è uno dei paesi europei più attenti alla corsa al 5G e tutte le maggiori compagnie telefoniche stanno avanzando proposte per aggiudicarsi le migliori frequenze. Non sono ancora chiari e definiti i piani tariffari, ma poiché si tratta di una tecnologia all’avanguardia non ancora diffusa, i costi per noi utenti non saranno proprio amichevoli, almeno nella fase iniziale.

Modi di dire ne abbiamo a bizzeffe (anche questo è un modo di dire molto comune nella lingua italiana per indicare una grande quantità, deriva dalla parola araba bizzaf) ci piace usarli in qualsiasi situazione per movimentare un discorso, renderlo più familiare e capibile, ci distinguiamo dagli altri popoli proprio per questo e per noi è sicuramente motivo di vanto! wink

Condividi il post:

Cosa ci rende diversi?