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01/07/16

2016: + voce, + video, - SMS. La tecnologia corre sul filo della velocità


 

Parola d’ordine, velocità. Più immagini, meno testi e più immediatezza, è questa la direzione che il campo tecnologico sta prendendo sempre più piede nel 2016. 

Ad analizzarlo è Mary Meeker, ventur capitalist ed ex analista di Wall Street, che nel suo report Internet Trends 2016, fotografa una realtà mondiale in continua evoluzione, senza nessuna intenzione di fermarsi. Quasi la metà della popolazione mondiale è connessa a internet (il 42% per la precisione), e se da una parte i colossi del web continuano a crescere sempre più velocemente, i grandi dei vari settori non-tech cercano di non rimanere indietro, acquisendo aziende tecnologiche. 

Ma quali sono questi trend secondo Mary Meeker? La comunicazione comincia a vivere di immagini e non più di sms. Aumenta la visualizzazione dei video con la crescita di Facebook, Snapchat, Instagram, a discapito dei più “testuali” Twitter e Linkedin. 
Lo scettro della messaggistica rimane a WhatsApp seguito a ruota da Facebook e Wechat, mentre gli SMS sono in caduta libera. Come dicevamo, l’immagine è il padrone del futuro, parlano per i testi ma anche e soprattutto con la “voce”. Secondo le statistiche, un quinto delle ricerche su Android è vocale, un metodo più veloce, facile e personale rispetto all’utilizzo di una tastiera touch. Ma attenzione perché la crescita degli smartphone sta subendo un rallentamento, da non dimenticare che il loro costo nei paesi più poveri è eccessivo rispetto al reddito. 

Neanche a dirlo, i mercati più favorevoli per le compagnie tecnologiche sono la Cina e l’Asia in generale. Dicevamo che se per il 42% della popolazione mondiale, la connessione internet è una certezza, per il restante 58% ci sono barriere non solo di costi ma anche di mancanza strutturale di reti ad alta velocità e incentivi per realizzarle. Paradossalmente però, sono l’America e l’Europa ad avere le infrastrutture migliori, mentre in Asia spesso sono carenti, ma questi sono paesi ad aver la maggior crescita del Pil.

L’America si difende però sul campo delle pubblicità online, dove il mercato è ancora trainato dal “capo dei capi” Google ed i suoi 30 miliardi di dollari, anche se la crescita maggiore la registra Facebook. Ancora presente tra gli investimenti la carta stampata, tv e radio, ma il futuro parla la lingua del web e del mobile, è quindi ora di sorpassare le vecchie abitudini. Anche se ci siamo affezionati.


 


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