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20/02/18

“Evviva il lupo”. “Crepi”, “Grazie”: ecco perché si risponde in modo diverso all’augurio “In bocca al lupo”


 

Voi cosa rispondete quando vi dicono “In bocca al lupo”? Fate fare una brutta fine al povero animale o gli concedete una lunga vita? Insomma, qual è la risposta più opportuna tra “Crepi”, “Grazie” o “Evviva il lupo”? Vediamo insieme le origini di questo detto popolare e le motivazioni per cui si risponde in un certo modo.

Un cacciatore direbbe “crepi”… per portare a casa pelle e pelliccia!
Spesso la risposta a questo classico augurio è “Crepi il lupo”…povera bestia! Eppure le origini sono facilmente intuibili. Veniva utilizzato dai cacciatori in quanto, nel momento della caccia al lupo per venderne le pellicce integre, ci si doveva avvicinare molto ad esso, tanto da trovarsi appunto, “nella bocca del lupo”. E i loro parenti ovviamente auguravano una triste fine al malcapitato animale. Di diverso avviso sicuramente i parenti del lupo. Ma questa è un’altra storia.  

Gli animalisti insorgono e dicono NO al lupo che crepa
Potevano starne fuori gli animalisti? Ovviamente no. Come il prezzemolo, si sono infilati anche in questo contesto. Dopotutto augurare la morte al lupo è spregevole! La risposta deve essere  “Grazie”. C’è da dargliene atto però: la motivazione è tra le più dolci e romantiche. Il lupo infatti costruisce la sua tana nei luoghi più scuri e segreti, ma se sente un pericolo, la mamma per istinto, prende i suoi cuccioli in bocca e li sposta da un’altra parte, proteggendoli. Per questo augurare di essere nella bocca di un lupo è un messaggio di protezione, e sarebbe opportuno rispondere “Grazie” oppure “Evviva il lupo”. E bravi gli animalisti.

Stesso principio, origine diversa
Riprendendo il significato di protezione, questo modo di dire sembrerebbe risalire all’antica Roma, quando si diceva “In Ora Lupis”. Si augurava infatti la medesima fortuna che ebbero Romolo e Remo, salvati da una lupa che per tirarli fuori dalle minacciose acque del Tevere e non farli annegare, li prese teneramente in bocca, come farebbe con i suoi lupacchiotti. Bello vero? Gli amanti degli animali gioiscono anche in questo caso.

In principio la bocca del lupo era una lavagna
Avete capito bene: la “bocca del lupo”, nella tradizione nautica, era una lavagna che serviva per fare una sorta di censimento di uomini e merci a bordo. L’augurio diventa quindi quello di una buona navigazione ma anche di buon ritorno per i membri dell’equipaggio. La risposta corretta pertanto dovrebbe essere “che il Dio mare ti ascolti”. Certo, se oggi rispondete in questo modo vi potrebbero prendere per matti, quindi lo sconsiglio vivamente.

In conclusione: che vi sentiate animalisti, cacciatori o marinai, se non volete sentirvi in colpa per la sorte del lupo, e soprattutto per non creare scompigli negli animalisti o nel branco della povera bestia, direi che come risposta all’augurio “In bocca al lupo” andrà benissimo un semplice e cordiale “Grazie”.

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Cosa ci rende diversi?